Il testamento a favore degli animali

testamento a favore degli animali

Il testamento a favore degli animali

Gli animali sono una parte importante della vita di molte persone, di conseguenza della nostra società. Ma cosa succede quando ce ne andiamo? Cosa accade ai nostri animali dopo di noi? In Italia è possibile fare testamento a favore degli animali?

Una storia insolita

Nel 2015 morì Leslie Ann Mandel, una signora benestante residente a New York che viveva con i suoi 32 pappagalli, un cane e un gatto. Leslie pensò bene di lasciare un fondo di 100 mila dollari per i suoi animali. Desiderava che rimanessero a vivere nella sua casa e che continuassero ad essere in salute: quei soldi erano designati per le loro esigenze. Ciò in Italia non potrebbe mai accadere. Infatti la legge italiana vieta il lascito di tutta o una parte della propria eredità a coloro che sono dichiarati incapaci dalla legge, quali gli animali.

La legge in Italia

In Italia l’atto di testamento a favore degli animali non è ammesso, o almeno non in modo diretto. Essendo l’animale privo di capacità giuridica, non è possibile ascriverlo nell’atto, pena la sua nullità. Quindi se avete in programma di fare testamento, sappiate che non potrete lasciare tutto al vostro animale. Ma questo che significa? Che gli animali dopo la scomparsa dei proprietari sono lasciati in balia di loro stessi?

Come tutelare il nostro animale dopo di noi?

Non poter effettivamente lasciare un’eredità al proprio animale, non significa non poterlo menzionare nel proprio testamento. Le strade possibili sono due:

  • Nominare un erede universale, una persona di propria conoscenza o un familiare, che abbia l’obbligo di provvedere all’animale o agli animali della persona defunta. Ovviamente è sempre consigliato parlare col diretto interessato, prima di nominarlo come tutore dell’animale nel proprio testamento. Inoltre è fondamentale la presenza nel testamento di una clausola che spieghi come prendersi cura dell’animale;
  • Nominare come erede un’associazione animalista. Questa possibilità è pensata per le persone che non hanno una persona fidata a cui lasciare il proprio animale. In questo modo si destina il patrimonio all’associazione, che se ne prenderà cura.

In Italia vi sono molte associazioni che si occupano degli animali. in particolare una, la LAV, ha sviluppato accordi col Notariato e una volta l’anno si svolgono incontri che permettono la diffusione di informazioni relative ai testamenti in favore degli animali. Il primo di aprile si è tenuto un incontro presso la Società Letteraria di Verona.

Il testamento a favore degli animali e gli eredi legittimari

È diffusa la strana credenza che il testamento a favore degli animali possa ledere i diritti degli eredi legittimari. Questo in Italia non è possibile. Infatti la legge italiana prevede che in caso di morte il patrimonio sia necessariamente destinato in parte agli eredi legittimari. Gli eredi legittimari sono le persone che hanno diritto a una parte del patrimonio. Si distinguono dagli eredi legittimi per questo: secondo il codice civile gli eredi legittimari sono il coniuge, i figli legittimi, i figli naturali e gli ascendenti legittimi. Il patrimonio della persona defunta è suddivisibile in due parti:

  • La parte detta “di riserva”, da destinare ai legittimari;
  • La parte disponibile, da destinare a chiunque la persona decida di inserire nel proprio testamento.

Questa seconda parte comprende anche le persone o l’ente  che il defunto sceglie di designare come “tutore” del proprio animale.

Per decidere quale strada intraprendere è consigliato recarsi da un notaio, ed insieme capire quale sia la soluzione migliore per voi e per il vostro amico animale.

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