Assicurazione sulla vita: tutelare noi e gli altri

assicurazione sulla vita

Assicurazione sulla vita: tutelare noi e gli altri

La polizza di assicurazione sulla vita rappresenta un particolare accordo sottoscritto tra un individuo stipulante e l’azienda. L’accordo stabilisce che, in cambio del versamento di una somma mensile o annuale e in determinate circostanze, si fornisce a un terzo individuo, designato come “beneficiario”, un reddito o un capitale. Tra le circostanze previste rientrano:

  • morte, disabilità totale o permanente dell’assicurato/stipulante;
  • sopravvivenza oltre una specifica data.

Il contratto di assicurazione

Il contratto di assicurazione è regolamentato dall’articolo 1882 del c.c., il quale stabilisce che una delle parti coinvolte, l’assicuratore, si impegna a risarcire l’altra parte, l’assicurato, entro limiti prestabiliti in caso di danni causati da un sinistro. In alternativa, l’assicuratore può anche essere tenuto a versare una somma di denaro o una rendita in caso di eventi riguardanti la vita umana, come la morte. Il fine ultimo del contratto è quello di trasferire il rischio da un soggetto all’altro. Questo avviene in cambio del pagamento di un corrispettivo monetario. Questo obiettivo risulta facile da comprendere e molto intuitivo.

Come si suddividono le assicurazioni?

Ci sono due diverse categorie di assicurazione:

  • l’assicurazione contro i danni: ha funzione indennitaria. Ciò significa che la somma che l’assicuratore decide non può mai essere superiore l’entità del danno, né il valore di ciò che si è assicurato.
  • l’assicurazione sulla vita: ha carattere di risparmio e prevenzione. Viene predisposto un capitale all’assicurato, agli eredi della persona assicurata o ad un altro soggetto terzo detto beneficiaro.

Le tipologie di assicurazione sulla vita

Esistono varie categorie di polizze di assicurazione sulla vita che, in base alle necessità espresse da un individuo, possono essere più o meno adattabili alla situazione specifica:

  • temporanea: fornisce una protezione in caso di morte solo per un periodo limitato di tempo, di solito compreso tra 5 e 30 anni, come suggerisce il termine stesso;
  • a vita intera: garantisce una copertura per l’intera durata della vita del contraente;
  • mista: combina la copertura temporanea della polizza vita con quella a vita intera, in quanto una parte del premio viene destinata a una protezione a breve termine, mentre l’altra a una copertura a lungo termine;
  • risparmio: offre una protezione per la vita ma allo stesso tempo consente la raccolta di una parte del premio in un investimento a lungo termine.

Quali sono i costi?

Ci sono diverse informazioni da considerare:

  • l’età dell’assicurato;
  • lo stato di salute;
  • il tipo di copertura prediletto.

Rispetto a queste variabili si decide l’importo e un quadro dei costi complessivi della polizza. Ovviamente ogni persona ha una condizione diversa dall’altra, quindi non è semplice dare delle indicazioni generali sui costi. Più l’età del soggetto sarà maggiore, maggiore sarà il costo della polizza. La stessa cosa vale per le persone in stato di salute precario, i costi saranno per loro maggiori.

Differenza tra polizza vita e polizza morte

Nonostante possano sembrare simili nel concetto, le due polizze non si equivalgono. La motivazione è ciò che distingue l’una dall’altra.

La polizza vita rappresenta un contratto di assicurazione che si propone principalmente di fornire all’assicurato una forma di sicurezza per l’intera durata della sua vita. Ciò gli consente di ricevere un’indennità nel caso in cui sopravviva oltre i termini stabiliti nel contratto. In caso di suo decesso durante il periodo di copertura, l’indennità sarà destinata ai suoi beneficiari.

La polizza morte viene stipulata principalmente con uno scopo indennitario. Lo scopo è garantire il pagamento di una somma di denaro in un’unica soluzione o una rendita ai beneficiari dell’assicurato nel caso della sua morte.

Impignorabilità e insequestrabilità della polizza

E’ molto importante sottolineare che, vista la loro funzione previdenziale, le polizze sulla vita sono contraddistinte da impignorabilità e insequestrabilità.
La legge stabilisce che le somme che l’assicuratore deve al contraente, o al beneficiario, non possono essere soggette ad azione esecutiva o cautelare, perciò sono impignorabili ed insequestrabili.

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