NOTAIO E TESTIMONI PER REDIGERE UN TESTAMENTO

NOTAIO E TESTIMONI PER REDIGERE UN TESTAMENTO

REDIGERE UN TESTAMENTO PUBBLICO

Per redigere un testamento pubblico occorrono un notaio e dei testimoni che comprovino la scrittura.

Al termine della scrittura il notaio leggerà quanto disposto e se ciò che ha scritto è conforme a quanto indicato si potrà firmare e rendere ufficiale quanto messo per iscritto.

Successivamente il notaio si occuperà di spedire all’Archivio Notarile distrettuale di competenza una copia autentica in busta chiusa con ceralacca e con impronta del sigillo notarile.

I TESTIMONI

Per redigere un testamento pubblico la presenza dei dei testimoni è fondamentale ma non possono essere scelti a caso; devono possedere determinati requisiti:

  • Non possono e non devono avere nessun interesse verso l’atto;
  • Devono essere maggiorenni;
  • Non possono avere alcuna parentela con il notaio o il testatore (fino al terzo grado in linea collaterale);
  • Devono essere residenti in Italia, e;
  • Non essere ciechi, muti o sordi;

Non è ammesso come testimone nemmeno il coniuge del notaio o del testatore stesso.

GLI ALTRI TIPI DI TESTAMENTO

Accanto al testamento pubblico ci sono altri tipi di testamento e vediamo qui le principali caratteristiche:

  • Il testamento olografo: forse la forma più comune, usata nel passato. Si tratta di un atto che racchiude le ultime volontà del testatore interamente scritto di suo pugno che è una condizione fondamentale, in quanto la scrittura deve essere riconoscibile altrimenti è nullo. Deve essere indicata la data ma non il luogo e deve essere firmato anche con un soprannome purché riconoscibile e riconducibile alla persona in questione. Può essere conservato a casa oppure depositato presso il notaio;
  • Il testamento speciale: come indica il nome si tratta di un testamento che si può fare solo in casi eccezionali e ha una ‘durata’ temporale nel senso che, terminate le condizioni straordinarie, il testamento è nullo. Si applica nel caso in cui il testatore si trovi in imminente pericolo di vita, nel caso di malattie contagiose, calamità pubbliche o infortuni, o se il soggetto si trova a bordo di una nave, aereo o sia un militare;
  • Il testamento segreto: è forse quello meno diffuso ed è consegnato al notaio in busta chiusa e alla presenza di due testimoni. Nessuno conosce il contenuto del testamento oltre al testatore e per metterlo in pratica occorrono due documenti: uno è il testamento stesso e l’altro è l’atto di ricevimento. Nel caso in cui sia scritto a macchina deve essere firmato non solo alla fine di tutti i fogli ma anche a metà e la data può essere omessa perché fa fede quella dell’atto di ricevimento da parte del notaio;

L’ULTIMO ATTO

Il testamento, fra tutti gli atti, è forse quello che più ci sta a cuore, non solo perché rappresenta “l’ultimo atto” ma perché, tramite esso, vogliamo tutelare le persone che ci sono state accanto e vogliamo comunicare le nostre volontà, anche in merito ai nostri amici a quattro zampe e potersi rivolgere preventivamente al notaio per chiedere consiglio rappresenta una grande opportunità.