Le imprese al femminile hanno resistito meglio alla pandemia

Imprese al femminile - Missione 5 PNNR -Notaio Moccia

Le imprese al femminile hanno resistito meglio alla pandemia

L’Italia post pandemia riparte dal digitale e dalle pari opportunità. Il governo Draghi investe in tecnologia, formazione, uguaglianza di genere per sostenere lo sviluppo e il successo dell’imprenditoria femminile nel nostro Paese. Perché le imprese al femminile sono le più resilienti.

Imprese al femminile: una crescita costante

Le donne, si sa, hanno una marcia in più. Battute a parte, i dati sulla crescita imprenditoriale parlano chiaro. Secondo il report 2019 dello “State of women-owned businesses”, il numero di imprese di proprietà di donne è salito del 21% a livello globale. Tra il 2014 e il 2019 le imprese al femminile hanno raggiunto il numero di 13 milioni. In valori assoluti l’aumento delle imprese femminili è stato più oltre il triplo di quello delle imprese maschili: +38.080 contro +12.704.

La pandemia: le imprese al femminile italiane hanno resistito meglio

Poi è arrivato il Covid che, come noto, ha drasticamente frenato la crescita economica a livello mondiale. Secondo l’indagine “Future of Business” (maggio 2020 – Facebook, World Bank e OCSE) su un campione di PMI attive su Facebook, in Italia circa il 16% delle imprese ha dichiarato di aver chiuso i battenti a causa del coronavirus.

Tra quelle rimaste in attività, il 76% ha subito un calo delle vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e una su tre ha ridotto il numero di dipendenti a seguito della pandemia da COVID-19

L’indagine ha, infine, evidenziato un lieve vantaggio delle attività capitanate da donne: le imprese al femminile rimaste in piedi nonostante la crisi sono l’86% contro l’83% di quelle maschili. Le imprenditrici donne, inoltre si sono dimostrate maggiormente in grado di sfruttare il digitale per supportare le vendite (40% contro il 35% al maschile). 

La missione 5 del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza 

Il governo Draghi punta sulle pari opportunità per la ripartenza post Covid. Alla Missione 5 (Fondi per inclusione e coesione) del Pnrr (Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza) sono infatti complessivamente destinati 22,4 miliari di euro, dedicati anche all’imprenditoria femminile, ai quali si dovrebbero aggiungere altri 7 miliardi destinati da Draghi per l’uguaglianza di genere, promessi in occasione dell’ultimo ‘Women political leaders Summit 2021’ del 21 giugno scorso.

Gli obiettivi della Missione 5 Inclusione e Coesione:

  • il rafforzamento delle politiche attive del lavoro e della formazione di occupati e disoccupati e il contrasto al lavoro sommerso;
  • il sostegno all’imprenditoria femminile;
  • il potenziamento del Servizio Civile Universale;
  • il consolidamento del ruolo dei servizi sociali locali;
  • il miglioramento del sistema di protezione e delle azioni di inclusione a favore di persone in condizioni di estrema emarginazione (es. persone senza dimora) e di deprivazione abitativa con un’ampia offerta di strutture e servizi;
  • l’integrazione tra politiche e investimenti nazionali secondo un approccio multiplo, sia per quanto riguarda la disponibilità di case pubbliche e private più accessibili, sia con riferimento alla rigenerazione urbana e territoriale;
  • la crescita del ruolo dello sport nell’inclusione e integrazione sociale;
  • la realizzazione di interventi speciali per la Coesione territoriale con l’obiettivo di arginare la crisi e di creare le condizioni per uno sviluppo equo e resiliente in ambiti territoriali specifici (aree Interne, Mezzogiorno, periferie ecc.).

Obiettivi ambiziosi, e per realizzarli tutti questa Missione si muove su più fronti. In primo luogo, vuole migliorare l’empowerment femminile, contrastare le discriminazioni di genere, favorire l’incremento delle prospettive occupazionali dei giovani, sostenere il riequilibrio territoriale e lo sviluppo del Mezzogiorno e delle aree interne. Inoltre sono previste misure a supporto dell’imprenditorialità femminile e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. 

Il ruolo del notaio

L’imprenditoria femminile, assieme al digitale, può dare un contributo fondamentale alla ripresa economica e alla costruzione di un mondo più equo. Se sei una donna titolare di azienda o se stai pensando di avviarne una, contatta il nostro studio: saremo felici di offrirti gratuitamente la nostra prima consulenza per consigliarti la forma societaria più adeguata per te.