ITALIA STARTUP VISA: il programma del Governo per attrarre investitori stranieri

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ITALIA STARTUP VISA: il programma del Governo per attrarre investitori stranieri

Dal 2014 il Governo italiano è impegnato nell’attuazione del programma “Italia Startup Visa”. Il programma è volto a favorire la nascita e la crescita di nuove imprese innovative ad alto valore tecnologico. L’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo tecnologico e l’occupazione, in particolare giovanile, e favorire l’attrazione di talenti verso il nostro Paese. L'obiettivo è agevolato introducendo un meccanismo di semplificazione nel processo di concessione del visto per lavoro autonomo ai cittadini stranieri non facenti parte della UE.

In cosa consiste il programma Italia Startup Visa

Il programma Italia Startup Visa, lanciato dal Ministero dello Sviluppo Economico il 24 giugno 2014, è uno strumento dedicato ad aspiranti imprenditori provenienti da Paesi non UE che intendono ottenere un visto di ingresso per lavoro autonomo per costituire una “start up innovativa”.

L’intenzione del Governo è incentivare l’ingresso di lavoratori qualificati per promuovere la competitività delle imprese italiane. Come? Agevolando la procedura di analisi delle domande di visto di ingresso e permesso di soggiorno connesse con l’attuazione del programma.

Puoi scaricare dal nostro sito la guida Italy Startup Visa messa a disposizione dal Ministero 

Come si aderisce al programma Italia Startup Visa

La domanda si presenta per via telematica sul sito del Ministero per lo Sviluppo Economico dedicato al programma Startup Visa http://italiastartupvisa.mise.gov.it/

Il modulo di candidatura è disponibile in italiano e in inglese: si dovranno inserire dati anagrafici, esperienze accademiche e professionali. Inoltre dovrà fornire informazioni dettagliate sull’idea d’impresa, la tipologia di prodotto/servizio da sviluppare, gli aspetti innovativi dal punto di vista tecnologico, i mercati di riferimento, oltre ad un business plan che dia evidenza dei costi e ricavi nel breve-medio termine.

Requisiti per presentare la domanda a Italia Startup Visa

Il cittadino extra-UE che desideri tentare l’avventura imprenditoriale nel nostro Paese, deve attestare di avere una disponibilità finanziaria di almeno 50 mila euro da impiegare per la costituzione della nuova azienda. Tale disponibilità può essere rappresentata da risorse proprie e/o da finanziamenti di venture capital da comprovare con specifica documentazione.

Per facilitare ulteriormente l’accesso al programma, è stato reso possibile presentare la propria candidatura:

– attraverso un incubatore d’impresa certificato

– in un team imprenditoriale composto da massimo 5 persone anche di diversa nazionalità (con la soglia finanziaria fissata a 50 mila euro per l’intero team)

Come si ottiene il visto Italia Startup Visa

In caso di valutazione positiva, entro 30 giorni arriverà per posta elettronica il nulla osta per ottenere il visto per lavoro autonomo. Il visto va richiesto alla sede diplomatico-consolare competente dimostrando di avere un alloggio in Italia e un reddito minimo di 8.500 euro annui.

Ottenuto il visto l’aspirante imprenditore ha sei mesi di tempo per trasferirsi in Italia dove avrà un permesso di soggiorno di un anno, prorogabile alla scadenza.

Italia Startup Hub: il programma per chi ha già un permesso di soggiorno

Esiste un programma governativo “gemello” anche per il cittadino straniero che si trova già in Italia con un regolare permesso di soggiorno.

Il programma Italia Startup Hub permette infatti di convertire il permesso di soggiorno (ottenuto ad esempio per motivi di studio) in un “permesso per lavoro autonomo startup” e consente allo studente straniero di rimanere in Italia avviando un’impresa innovativa.

Puoi scaricare dal nostro sito la guida Italy Startup Hub messa a disposizione dal Ministero 

Qualche dato

Al 31 dicembre 2019 sono pervenute al Ministero 481 candidature. Di queste, 250 (il 51,9%) hanno avuto esito positivo, ottenendo quindi il nulla osta per la concessione del visto startup. 184 candidature invece, pari al 38,3%, hanno avuto esito negativo o risultavano incomplete.

Le principali motivazioni di rigetto delle candidature, a seguito della valutazione del Comitato ISV, sono la mancanza di solidità e credibilità del business model descritto (83 occorrenze) e l’assenza di carattere innovativo del progetto di impresa proposto (69 casi). Dei 250 destinatari di nulla osta, 27 hanno spontaneamente comunicato al Ministero la propria rinuncia al trasferimento in Italia: i potenziali detentori di visto startup sono dunque 223.

(fonte: Ministero dello Sviluppo Economico, IV Rapporto trimestrale 2019, Programmi Italia Startup Visa e Hub.

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