Impresa familiare: l’innovazione è la chiave del passaggio generazionale

impresa familiare: la digitalizzazione è la chiave del passaggio generazionale

Impresa familiare: l’innovazione è la chiave del passaggio generazionale

Affrontare il passaggio generazionale in azienda non è così semplice. In un'impresa familiare il lavoro si interseca con gli affetti e con le dinamiche psicologico-relazionali dei membri della famiglia.

Il passaggio del testimone può diventare un momento critico e rischioso sia per il futuro dell’azienda che per i rapporti interpersonali all’interno del nucleo familiare. Occorre dunque pianificare e organizzare per tempo il processo di trasformazione. E, come sempre, serve anche un pizzico di fortuna.

La situazione in Italia

L’Italia, si sa, è il paese delle piccole e medie imprese. E circa il 90% delle PMI appartengono alla categoria dell’impresa familiare. Secondo i dati dell’Associazione italiana delle aziende familiari (AIDAF) circa la metà degli imprenditori italiani dovranno presto fare i conti con il ricambio generazionale, ma pochi sembrano preparati a questa fase. I dati sono tutt’altro che incoraggianti: solo il 25% delle imprese sopravvive alla seconda generazione, mentre soltanto il 15% è operativa alla terza. Il che significa che soltanto 15 nipoti su 100 riescono a portare avanti con successo l’impresa familiare del nonno.

La difficoltà di passare il testimone

Nell’impresa familiare sono presenti in contemporanea il sistema-famiglia e il sistema-azienda con caratteristiche profondamente diverse. Nel primo dominano le relazioni affettive, le dinamiche familiari, gli aspetti che attengono alla nostra sfera emotiva, privata, viscerale. Il sistema-impresa si basa sulla redditività, secondo una logica di business, di rischio e di competitività. I ruoli si sovrappongono e si confondono e non è sempre facile gestire il dualismo. Ad esempio per il figlio, che è anche un dipendente, può essere complicato rapportarsi con il padre-datore di lavoro e viceversa. Per questo l’impresa familiare costituisce un mix già in partenza abbastanza esplosivo e al momento della transizione generazionale spesso avviene “il botto”.

Come agevolare il passaggio generazionale?

Pensare al passaggio generazionale in azienda come un mero avvicendamento tra “vecchi e giovani” è profondamente sbagliato. Si tratta in realtà di un momento delicato e cruciale e non riguarda solo trasferimento di quote e di cariche ma soprattutto, di know-how, di valori aziendali, di un patrimonio di conoscenze e di competenze acquisite negli anni. Insomma, la ricetta per una transizione proficua e senza scossoni dovrebbe prevedere il fondersi tra le idee innovative dei giovani con l’esperienza di chi ha passato una vita intera in azienda.

L’approccio alla problematica della transizione dovrebbe essere pensato e gestito per tempo dall’imprenditore “senior” magari facendosi aiutare da consulenti e professionisti che si occupano della materia: il ricambio generazionale di un’impresa è un vero e proprio processo che coinvolge l’intera struttura aziendale e come tale deve essere accompagnato nel tempo, pianificando in maniera strategica e costruttiva la capacità di delega.

L’innovazione tecnologica: la chiave della transizione

Un aspetto che ha cambiato il modo di “fare impresa” è senza dubbio la trasformazione digitale e tecnologica degli ultimi decenni. La digital transformation richiede grandi cambiamenti anche all’interno delle imprese familiari che si vedono “costrette” ad adeguarsi ai tempi e alle nuove logiche del mercato. Le competenze innovative sono spesse portate in azienda dalle nuove generazioni e questo rappresenta uno degli aspetti che agevola in modo naturale il passaggio. Infatti da uno studio condotto dal Cerif (Centro di Ricerca sulle Imprese di Famiglia) emerge che su un campione di 100 aziende il 28% attua con successo la trasformazione digitale a seguito della quale l’imprenditore “senior” cede “volentieri” il testimone. E’ interessante constatare che il 90% dei “senior” intervistati ha dichiarato che senza il processo di digitalizzazione il percorso di ricambio generazionale sarebbe stato rimandato.

Nativi digitali e pionieri coraggiosi

Aziende innovative e competitive trasformate e guidate da nativi digitali: questa sembra essere la “ricetta” per un cambiamento di successo. Ma senza dimenticare di attingere al prezioso patrimonio apportato da chi ha lasciato: coraggiosi pionieri che si sono rimboccati le maniche nell’Italia del dopoguerra creando dal nulla la loro impresa, gente che lavorava assieme agli operai, ricoprendo tutti i ruoli possibili, a testa bassa, senza orari, senza agevolazioni di nessun tipo. Sono loro che hanno creato il tessuto imprenditoriale italiano, e questo non va dimenticato.

Per questo il legislatore ha introdotto il patto di famiglia per aiutare l’imprenditore a governare un momento delicato nella vita di un’azienda familiare e cioè il passaggio generazionale.