IL NOTAIO SECONDO PAPA FRANCESCO

Il notaio secondo Papa Francesco

IL NOTAIO SECONDO PAPA FRANCESCO

Questo mese, per ben 2 volte, Papa Francesco mi ha fatto riflettere sulla nostra professione. Nella mia continua ricerca di rendere di intuitiva comprensione la missione del notaio, sono andata a rileggere quanto Papa Francesco aveva detto a proposito della nostra professione, appena 10 mesi fa.

Giusto il tempo di rileggere il suo pensiero, che ecco la sua voce pronunciare in modo inaspettato parole coraggiose di grande umanità sulle Unioni Civili di persone dello stesso sesso: “Le persone omosessuali – dice Francesco – hanno il diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo. Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili. In questo modo sono coperti legalmente”. Un tema sempre più attuale, nell’ambito del quale il notaio può recitare il suo ruolo di tutela dei diritti civili.

Buona lettura, spero di esservi utile.
Pia Moccia


 

La vostra presenza nella dialettica della contrattazione è il sigillo non solo della legalità, di cui voi siete custodi, ma dell’equilibrio e della ponderatezza e quindi, in ultima analisi, della giustizia

bottone Papa Francesco Notariato

Unioni civiliUNIONI CIVILI TRA PERSONE DELLO STESSO SESSO

La Legge 20 maggio 2016 n. 76 regola le unioni civili tra persone dello stesso sesso, disciplina le convivenze di fatto e il loro regime patrimoniale.
Come previsto dall’articolo 1 della Legge Cirinnà, 2 persone maggiorenni dello stesso sesso costituiscono un’unione civile tramite dichiarazione di fronte all’ufficiale di stato civile, con la presenza di due testimoni. L’unione civile è certificata dal relativo documento che attesta la costituzione dell’unione.
Con la costituzione dell’unione civile le parti acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri. Dall’unione civile deriva l’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione. Entrambe le parti sono tenute, ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni.
Il regime patrimoniale dell’unione civile è quello della comunione dei beni e prevede le stesse regole del matrimonio, a meno che coppia non scelga la separazione dei beni. In ogni caso, si applicano le disposizioni del codice civile che regolano il regime patrimoniale fra coniugi (fondo patrimoniale, comunione legale, comunione convenzionale, separazione dei beni).
Ad esempio, nel caso di mutuo casa cointestato, una delle 2 persone dell’unione, può applicare la detrazione fiscale del 19% di entrambi se l’altra è fiscalmente a suo carico. In caso di decesso di uno dei due partner, il superstite ha diritto al Tfr del partner deceduto, all’eredità nella stessa quota prevista per i coniugi di un matrimonio, alla pensione di reversibilità.
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