Eredità testamentaria e eredità legittima

Eredità testamentaria

Eredità testamentaria e eredità legittima

Differenze tra eredità testamentaria e eredità legittima

Capita sempre più spesso di leggere nella cronaca quotidiana di scontri tra familiari che si contendono l’eredità.

Rivolgersi ad un notaio rimane il modo migliore per essere aiutati a scegliere cosa dare a un erede e cosa ad un altro facendo una scelta consapevole.

In Italia, secondo i dati del Notariato solo il 15% dei cittadini fa testamento, generando così un’eredità testamentaria. Forse non se ne parla per motivi scaramantici o perché manca una cultura sull’argomento. Fatto sta che molto spesso  il tema non viene affrontato al momento giusto, sfociando spesso in lunghe battaglie giudiziarie.

Nel nostro Paese ci sono due tipi di successione  quella testamentaria, quando è regolata da un testamento, o legittima quando disciplinata dalla legge.

Cos’è la quota di riserva

Il legislatore ha previsto che una determinata quota di eredità, detta “quota di riserva”, sia destinata a determinati soggetti, i legittimari (coniuge, figli ed ascendenti, in mancanza di figli). In mancanza di testamento, la quota della quale il testatore potrebbe liberamente disporre, la cosiddetta “quota disponibile”, andrà a beneficio degli eredi.

L’unico modo per lasciare una parte di beni a soggetti che non figurano tra i possibili eredi, è quella di scrivere un testamento. In questo modo si possono indicare le proprie volontà in merito alla ripartizione dei propri beni. E si può anche lasciare un determinato bene ad un determinato erede.

La successione per causa di morte impone una serie di adempimenti anche dal punto di vista fiscale. In particolare, entro un anno dall’apertura della successione, i chiamati a succedere devono presentare al competente Ufficio dell’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione.

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