COMUNIONE O SEPARAZIONE DEI BENI?

Comunione o Separazione dei beni

COMUNIONE O SEPARAZIONE DEI BENI?

HA UN SENSO PARLARE DI COMUNIONE O SEPARAZIONE DI BENI AL GIORNO D’OGGI?

Comunione o separazione dei beni: quale scelta fare? Negli ultimi anni abbiamo assistito all’aumento dei matrimoni con la separazione dei beni, ma vale la pena esaminare bene cosa implica una scelta rispetto all’altra.

La questione riguarda fondamentalmente il patrimonio. sappiamo che la gestione del patrimonio dei coniugi è la conseguenza della riforma del diritto di famiglia avvenuta nel 1975 che la consacrò definitivamente.

La comunione dei beni scatta automaticamente senza appositi atti mentre per la separazione è necessario fare dichiarazione espressa durante la celebrazione del matrimonio.

QUALI SONO I BENI CHE RIENTRANO E QUELLI CHE NON RIENTRANO

I beni che rientrano nella comunione sono:

  • tutti i beni comprati durante il matrimonio dai due coniugi anche in formula separata;
  • le aziende costituite dopo il matrimonio e gestite da entrambi;
  • il reddito di un’attività separata dei coniugi;
  • anche quello proveniente da un bene proprio di uno dei coniugi (ad esempio il canone di locazione di un appartamento o di un fondo comprato prima del matrimonio);
  • infine anche il reddito di un’azienda acquistata prima del matrimonio e gestita da entrambi.

I beni che non rientrano nella comunione sono:

  • tutti i beni acquistati prima del matrimonio da uno dei due coniugi;
  • i beni che vengono ereditati o acquistati per donazione da uno dei due coniugi durante il matrimonio;
  • tutti i beni personali (libri, gioielli, oggetti di valore, ecc.);
  • tutti i beni che servono all’esercizio della professione di uno dei coniugi;
  • risarcimento di danni patrimoniali e non;
  • pensione corrisposta per la perdita totale o parziale della capacità lavorativa;
  • vendita dei beni che non erano precedentemente di comproprietà di entrambi;

LA SEPARAZIONE DEI BENI

La separazione dei beni può essere chiesta senza alcuna spesa al momento della celebrazione del matrimonio, oppure in seguito, rivolgendosi a un notaio; naturalmente la volontà di entrambi deve essere manifesta.

Il notaio trascriverà la separazione dei beni a margine dell’atto di matrimonio.

È importante comprendere che scegliere è una possibilità non solo riservata prima del matrimonio (è qui scaricabile una valida guida in merito) bensì anche durante il matrimonio se questo è ciò che desideriamo.

Il notaio, proprio grazie alla sua funziona di consulenza, può far comprendere i vantaggi e gli svantaggi dell’una o dell’altra scelta. E lo può fare valutando tutti gli aspetti e le relative conseguenze in relazione al vostro specifico contesto.