Comprare una casa in costruzione: le tutele in caso di fallimento del costruttore

Comprare una casa in costruzione: le tutele in caso di fallimento del costruttore

Comprare una casa in costruzione ha il grande vantaggio di poterla personalizzare secondo i propri gusti ed esigenze. È senz’altro entusiasmante partecipare in prima persona alla progettazione della propria abitazione, avere la possibilità di ridefinire gli spazi, scegliere le finiture, fare modifiche in corso d’opera. Ma che succede se il costruttore fallisce e i lavori si bloccano?

Se il costruttore fallisce

Per chi intende comprare una casa in costruzione, quindi “sulla carta”, la legge italiana prevede delle tutele che mettono al riparo il compratore in caso di fallimento del costruttore. In passato infatti tanti italiani si sono ritrovati a versare i loro sudati risparmi per poi vederli sfumare assieme alla promessa della loro casa. In pratica il risparmiatore versava l’anticipo per un immobile che poi non gli sarebbe stato ceduto a causa del fallimento dell’impresa costruttrice. O magari l’immobile presentava successivamente gravi difetti di costruzione a cui lo sfortunato compratore doveva far fronte di tasca propria.

Oggi è tecnicamente impossibile che questo accada grazie alla cosiddetta Legge TAIC (Tutela degli Acquirenti di Immobili da Costruire), introdotta nel nostro ordinamento proprio per proteggere i consumatori che acquistano case in costruzione.

Cos’è la TAIC

La TAIC prevede che l’acquirente sia tutelato tramite:

      una garanzia fideiussoria per rimborsare il compratore di tutte le spese affrontare nel caso di fallimento dell’impresa costruttrice;

      una polizza assicurativa sull’immobile in costruzione per coprire eventuali danni o difetti di costruzione;

Tali garanzie devono essere portate a conoscenza dell’acquirente e inserite all’interno dell’atto notarile, sia in caso di preliminare che nell’atto di acquisto definitivo.

Il rimborso delle somme

Il costruttore è infatti obbligato a stipulare una fideiussione con una banca o con un’assicurazione a garanzia della restituzione delle somme in caso di sua insolvenza. L’importo della fideiussione deve essere corrispondente alle somme e al valore dei corrispettivi che il costruttore dovrebbe riscuotere.

All’occorrenza, la banca (o l’assicurazione) sarà tenuta a pagare l’importo dovuto oltre ai relativi interessi.

Il ruolo del notaio 

Nel caso si voglia comprare una casa in costruzione, il notaio rogante ha dunque l’obbligo di controllare l’esistenza della fideiussione, di indicarne gli estremi all’interno dell’atto notarile, di informare il compratore sulle modalità di escussione della fideiussione nel caso in cui il costruttore fallisca e non provveda al rimborso.

Tuttavia è consigliabile rivolgersi al notaio anche prima di scegliere l’impresa. Infatti sono molti gli aspetti che dovrebbero essere valutati con l’aiuto di un professionista esperto, ad esempio: il costo dei materiali, il capitolato offerto, le scadenze previste, le eventuali penali in caso di ritardo. Ma soprattutto il notaio dovrebbe verificare lo “stato di salute” della società costruttrice così da poter verificare con anticipo la sua solidità e affidabilità.

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