Come si passa da ufficio ad abitazione, se hai acquistato un ufficio

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Come si passa da ufficio ad abitazione, se hai acquistato un ufficio

Come si passa da ufficio ad abitazione? Può capitare di trovare un immobile che si vuole acquistare, ma esso sia registrato come ufficio. Qual è l’iter per attuare il passaggio che cambierà lo stato da ufficio ad abitazione?

Se nel momento della compravendita vi è già l’idea di trasformare l’ufficio in abitazione è necessario valutare subito se l’immobile potrà, con i dovuti lavori, trasformarsi da ufficio ad abitazione. Occorrerà che l’acquirente sia affiancato da un notaio e da un ingegnere o da un tecnico geometra, il quale dovrà valutare il possibile passaggio. Sarebbe tutto più semplice se il processo fosse operato dal venditore, ma spesso non vi è la volontà di accollarsi tutte le spese del cambio di destinazione.

Come si passa da ufficio ad abitazione: i passaggi

Ovviamente la prima cosa da fare è, come già menzionato, capire se l’operazione è fattibile, facendo riferimento al Piano Regolatore della zona dove si vive. Il locale deve avere dei requisiti per il passaggio da ufficio ad abitazione. Alcuni sono quelli igienico sanitari. Con molta probabilità il nuovo acquirente dovrà effettuare dei lavori edilizi, quindi occorre che venga rilasciato un titolo edilizio abitativo di ristrutturazione. I lavori renderanno il nuovo locale vivibile. Le imposte che riguarderanno l’immobile si baseranno sulla destinazione d’uso del locale, quindi sarà necessario comunicare al catasto il cambio, in modo che l’abitazione abbia una destinazione d’uso corretta. Sarà necessario richiedere un nuovo certificato per l’agibilità, che sarà validato dal notaio.

Categorie catastali e destinazione d’uso

Quando si decide di comprar un immobile che è registrato come ufficio occorre sapere cosa siano le categorie catastali, per comprendere poi come si passa da ufficio ad abitazione. Il Catasto suddivide gli immobili in categorie, in base alla destinazione d’uso, ovvero cosa viene fatto con quell’immobile, il suo scopo. La categoria A è quella delle abitazioni e comprende quegli immobili destinati ad abitazione principale o secondaria. Essendo una categoria molto ampia si suddivide in sottocategorie, indicate con numeri (A1, A2, A3, A4 etc). La categoria relativa agli uffici è la A10, quindi fa parte del gruppo A. Il passaggio da ufficio ad abitazione  resta nell’ambito della categoria A, ma cambia la sua destinazione d’uso: da uso professionale ad uso abitativo residenziale.

I costi dell’acquisto e del cambio

I costi per l’acquisto dell’ufficio cambiano se ci si rivolga ad un privato o da un’impresa costruttrice. Se si acquista da un privato, occorre pagare l’imposta di registro del 9% sul prezzo pattuito e dichiarato in atto dalle parti, oltre all’imposta ipotecaria e catastale di 50 euro ciascuna. Se invece si acquista da un’impresa costruttrice che ha costruito l’immobile o ristrutturato e la vendita si conclude entro 4 anni, l’imposta di registro è fissa a 200 euro.

Per quanto riguarda i costi per il cambio di destinazione d’uso, se si sceglie di cambiare destinazione con opere, bisogna considerare i costi per i lavori di ristrutturazione, le spese per i professionisti come il geometra o l’ingegnere e le spese fiscali per il permesso di costruire o la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). I costi relativi al permesso di costruire cambiano a seconda dei lavori che si devono svolgere.

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