AUTOCERTIFICAZIONE O AUTODICHIARAZIONE

Autocertificazione

AUTOCERTIFICAZIONE O AUTODICHIARAZIONE

AUTOCERTIFICAZIONE O DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA’

Oggigiorno si sente spesso parlare di autocertificazione o di autodichiarazione per adempiere all’espletamento di pratiche riguardanti la sfera lavorativa o la sfera personale.

Il Notaio, nella sua funzione di Pubblico Ufficiale, non solo può compilare i documenti che verranno accettati automaticamente da uffici pubblici e privati ma può fornire anche la consulenza necessaria per compilare “personalmente” un’autocertificazione ed essere sicuro del suo buon esito.

Iniziamo dal distinguere l’autocertificazione dalla dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà perché soprattutto il contenuto è differente.

DIFFERENZE TRA AUTOCERTIFICAZIONE E AUTODICHIARAZIONE

L’autocertificazione, chiamata anche dichiarazione sostitutiva dichiara tutti quei fatti, stati e qualità personali che hanno il carattere di certificato pubblico; si può autocertificare tutti quei documenti presenti nei registri pubblici e che sono verificabili tramite i certificati originali.

Alcuni esempi:

  • Titolo di studio;
  • Stati famiglia e Residenza;
  • Morte di un parente;
  • Disoccupazione;

La dichiarazione sostitutiva di atto notorio, chiamata anche autodichiarazione, dichiara tutti quei fatti, stati e qualità personali che è nota ad una cerchia di persone e viene formalizzata, ma che non sono contenuti nei registri pubblici e quindi non verificabili tramite certificati o documenti originali.

Alcuni esempi:

  • Il possesso di un immobile;
  • L’aver subito danni per calamità naturali;
  • Essere eredi di un determinato soggetto;

Nell’ultimo caso però bisogna fare attenzione perché se vogliamo avvalerci del diritto di rinuncia di un’eredità abbiamo bisogno del Notaio.

Le autodichiarazioni e le autocertificazioni possono essere scritti su un foglio bianco, essere scaricati come moduli da riempire o essere ritirati presso gli uffici Comunali.

LA RESPONSABILITA’ DEL DICHIARANTE

I documenti vengono firmati dal soggetto dichiarante che diventa responsabile a tutti gli effetti di quanto dichiarato. Qualora l’ente o la pubblica amministrazione richieda la veridicità dei fatti tramite certificato originale, il contenuto della dichiarazione presentata deve corrispondere, altrimenti il soggetto risponderà del reato di falso e, in alcuni casi, può essere punito anche con la reclusione.

Gli enti e le amministrazioni pubbliche (Inps, Province, Regioni, Comuni, Ministeri) e gli uffici pubblici (Enel, Poste Italiane e Aziende di trasporto) sono obbligate ad accettare l’autodichiarazione o l’autocertificazione, mentre i Tribunali o i soggetti privati come banche, aziende private, uffici notarili e società assicurative, hanno la facoltà di accettare o meno tali dichiarazioni.

Per concludere possiamo dire che è sempre meglio informarsi e chiedere l’opinione del Notaio che, tramite la sua funzione, può darvi le nozioni necessarie e consigliarvi la forma migliore per avere la certezza di non compiere errori fatali.