
12 Mag TESTAMENTO BIOLOGICO E PIANIFICAZIONE DELLE CURE
Sempre più spesso le scelte terapeutiche si intrecciano con la qualità della vita e la volontà individuale. A tale proposito, strumenti come il testamento biologico e la pianificazione condivisa delle cure rappresentano una tutela fondamentale per chi desidera prendere decisioni consapevoli sul proprio futuro.
Entrambi sono espressione del diritto all’autodeterminazione della persona, riconosciuto dalla Legge 219/2017. Questa infatti consente ad ogni cittadino di stabilire in anticipo, con lucidità e serenità, come desidera essere curato qualora non fosse più in grado di esprimersi.
Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT): Cosa Sono e Come Funzionano
Le DAT, comunemente note come “testamento biologico”, consentono a ogni individuo maggiorenne e capace di intendere e di volere di esprimere le proprie volontà in merito a trattamenti sanitari futuri, nel caso in cui non sia più in grado di comunicare le proprie decisioni. Le DAT possono essere redatte in diverse forme:
- Atto pubblico notarile: redatto direttamente dal notaio, garantisce pieno valore legale e massima tutela giuridica.
- Scrittura privata autenticata: redatta dall’interessato e autenticata dal notaio.
- Scrittura privata consegnata al Comune: il cittadino redige la DAT e la consegna all’Ufficio di Stato Civile del proprio Comune.
- Fascicolo Sanitario Elettronico o strutture sanitarie accreditate: in alcune regioni è possibile depositare le DAT tramite il FSE o presso strutture sanitarie.
È importante sottolineare che le DAT possono essere modificate o revocate in qualsiasi momento, utilizzando le stesse forme previste per la loro redazione. Inoltre, la legge prevede la possibilità di nominare un fiduciario, una persona che rappresenterà il disponente nelle relazioni con i medici e le strutture sanitarie, nel caso in cui non sia più in grado di esprimere la propria volontà.
Pianificazione Condivisa delle Cure: Un Percorso Collaborativo
Nel caso in cui una persona abbia già redatto il testamento biologico ma si ammala e inizia un percorso di cura per una malattia grave, può intraprendere una pianificazione condivisa delle cure che tenga conto della situazione clinica concreta. Con questo strumento il paziente, con il medico e, se lo desidera, con i familiari, definisce le scelte terapeutiche da intraprendere in caso di evoluzione della malattia. Questa pratica è particolarmente utile anche per i pazienti affetti da patologie croniche o degenerative, poiché consente di stabilire un piano di cura personalizzato, rispettando le volontà del paziente.
Come avviene:
Il processo di pianificazione condivisa delle cure si basa su un dialogo approfondito tra il paziente e l’équipe sanitaria. In questa fase vengono fornite informazioni dettagliate sulle opzioni terapeutiche, i benefici e i rischi associati. Il risultato di questo percorso è un documento scritto, che viene inserito nella cartella clinica del paziente e nel fascicolo sanitario elettronico. In questo modo saranno garantite le volontà del paziente anche in situazioni di emergenza.
Il Ruolo del Notaio nella Tutela delle Volontà
Il notaio svolge un ruolo fondamentale nella redazione delle DAT, offrendo consulenza legale e garantendo la validità formale del documento. Grazie alla sua competenza, il notaio può assistere il disponente nella formulazione delle proprie volontà, assicurandosi che siano espresse in modo chiaro e conforme alla legge.
Il notaio può fornire informazioni dettagliate sulle implicazioni legali delle scelte espresse nella DAT, aiutando il disponente a prendere decisioni consapevoli. Inoltre, la presenza del notaio offre anche una maggiore sicurezza in termini di conservazione del documento e di accesso alle informazioni da parte dei medici e delle strutture sanitarie, grazie alla possibilità di trasmettere le DAT alla Banca Dati Nazionale istituita presso il Ministero della Salute.
Conclusione
La possibilità di esprimere anticipatamente le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari rappresenta un importante strumento di autodeterminazione e tutela della dignità personale. Sia il testamento biologico che la pianificazione delle cure offrono ai cittadini l’opportunità di partecipare attivamente alle decisioni riguardanti la propria salute, anche in situazioni di incapacità. A tale proposito, rivolgersi a un notaio significa assicurarsi che le proprie volontà siano rispettate e che le decisioni prese siano conformi alla normativa vigente, offrendo così una maggiore tranquillità sia al disponente che ai suoi familiari.
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