Casa: Comprare con il rent to buy

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Casa: Comprare con il rent to buy

Se non si ha liquidità per acquistare un’abitazione e vogliamo in tempi brevi disporre di un immobile, è necessario sempre e comunque accendere un mutuo?

No. Esistono degli strumenti contrattuali “alternativi” con i quali si può diventare proprietari di un immobile senza avere capitali da parte.

Uno di questi è il rent to buy introdotto nel nostro ordinamento dal Decreto Sblocca Italia.

Vediamo in pratica in cosa consiste e i vantaggi che offre a chi compra e a chi vende.

Letteralmente rent to buy sta per “locare per acquistare” ed è uno strumento contrattuale tra acquirente e proprietario.

In un contratto di rent to buy si fondono un contratto di locazione e un preliminare di vendita di un immobile.

Il proprietario consegna subito l’alloggio in cambio di un canone, costituito da due componenti:

  • una quota è un canone di affitto versato dal futuro acquirente per il godimento del bene;
  • un’altra quota verrà invece detratta dal prezzo al momento del rogito.

I vantaggi immediati per l’affittuario sono di poter godere subito del bene andando a vivere nell’abitazione scelta. Al contempo può diluire nel tempo l’impegno finanziario per l’acquisto.

Il proprietario, in tempi di crisi del mercato immobiliare, ottiene invece immediatamente un profitto dall’investimento immobiliare e si libera per tutta la durata del contratto degli oneri finanziari connessi alla gestione dell’immobile.

Entro un tempo stabilito da contratto – non più dieci anni – l’inquilino potrà entrare in possesso dell’abitazione togliendo dal prezzo complessivo parte di quello che già versato.

Ecco con un esempio pratico di come funziona il rent to buy: (fornito dal Consiglio del Notariato)

Mettiamo che si voglia comprare un’abitazione dal costo di 100mila euro con un canone mensile di mille euro. Il proprietario intasca una parte di affitto (ad esempio 500 euro) per l’utilizzo, come se fosse una normale locazione. Gli altri 500 euro, invece, vengono considerati come un acconto sul prezzo di vendita e hanno l’effetto di ridurre il prezzo finale. Così, se dopo cinque anni si deciderà di acquistare l’appartamento, non si dovranno più pagare 100mila euro ma solo 70mila perché i restanti 30mila euro sono stati versati con la quota del canone mensile.

Cosa succede se l’inquilino deciderà di non acquistare l’immobile?

Il contratto cesserà di avere ogni effetto. Il proprietario avrà diritto alla riconsegna dell’immobile e a trattenere l’intera componente dei canoni; l’acquirente mancato perde tutte le quote versate come acconto o può recuperarne una parte, a seconda delle condizioni del contratto.

Se l’inquilino deciderà invece di esercitare il diritto all’acquisto, il proprietario sarà tenuto a dare il proprio consenso alla vendita.

Il rent to buy vale anche per negozi, uffici, capannoni, negozi, terreni e immobili in costruzione.

Si tratta di una forma di acquisto che può rivelarsi efficace ma come tutte le scelte che riguardano decisioni importanti è bene ponderarla con l’aiuto di esperti.

Il nostro Studio vi illustrerà vantaggi e svantaggi del rent to buy e vi aiuterà a stilare un contratto che tuteli i vostri interessi.

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